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In Italia la gamma delle stazioni libere, inizialmente fino
agli anni '80, occupata solamente dalle tre stazioni RAI, è arrivata nel 1956.
E' quindi impossibile trovare dei radioricevitori italiani provvisti di
ricezione in FM antecedenti a tale data, ma è anche molto raro trovarne di
così tecnologicamente avanzati da possederla già nei due anni dopo.
Così la decisione del governo italiano e svizzero di
limitare ad un solo canale prima e di spegnere la maggior parte dei
trasmettirori ad onde medie e corte poi, nonché la procedura di depotenziamento
dei pochi trasmettitori restanti, ha giocoforza limitato fortemente la
fruibilita' di una radio d'epoca sprovvista di giradischi e costruita prima del
'56.
Tuttavia è innegabile che il design dei cabinet radio anni
'30, '40 e '50 goda di una grande popolarità in virtù del gusto e della
qualità intrinseca di questi oggetti. Oggetti che senza uno
"stratagemma" rischiano di restare inutilizzati e nuovamente
"rinnegati" da un pubblico, spinto dalla crisi e da un'imperante
cattivo gusto pubblicizzato dai mass media, che guarda solamente alla praticità
di un oggetto e tralascia qualità, bellezza e buon gusto.
Per questo motivo abbiamo deciso di introdurre la
possibilità di modificare una radio d'epoca in modo che possa ricevere la gamma
FM.
Da ora è possibile modificare qualsiasi radio d'epoca
inserendo un sintonizzatore digitale estremamente piccolo che, agganciando la
frequenza dell'oscillatore locale originale, permette di sfruttare il completo
funzionamente del ricevitore originale.
In questo modo sarà possibile sfruttare questi ricevitori
troppo antichi SENZA MANOMETTERLI e, chiunque voglia un soprammobile di rara bellezza e
funzionante, potrà essere accontentato.
Speriamo in questo modo di aver dato un nostro contributo per
poter preservare e ridistribuire un patrimonio culturale e, permetteci
artistico, che diversamente andrà perduto.